Vai al contenuto della pagina.
Regione Piemonte
Accedi all'area personale
Comune di Quarna Sotto
Seguici su
Cerca
Nascondi la navigazione
Comune di Quarna Sotto
Amministrazione
Novità
Servizi
Vivere Quarna Sotto
Elezioni
Imposte
Trasparenza amministrativa
Tutti gli argomenti...
Nascondi la navigazione
Nome del Comune
Amministrazione
Novità
Servizi
Vivere Quarna Sotto
Elezioni
Imposte
Trasparenza amministrativa
Tutti gli argomenti...
Home
/
Vivere Quarna Sotto
/
Guida turistica
/
Storia
/
La Storia di Quarna Sotto - Quarna Sotto nel Cinquecento
La Storia di Quarna Sotto - Quarna Sotto nel Cinquecento
Condividi
Facebook
X
Linkedin
Whatsapp
Telegram
Vedi azioni
Scarica
Stampa
Invia
Argomenti
Patrimonio culturale
Descrizione
A questo punto della storia è possibile finalmente dare qualche notizia particolareggiata su
Quarna Sotto
: fin'ora si era dovuto limitarsi alle vicende generali di tutta la zona per mancanza di documenti.
La prima pergamena che si può leggere nell'archivio parrocchiale è del 1523; le poche notizie riportate sono per l'appunto prese da quest'antico documento.
Si tratta di una pergamena lunga 1.15 metri con un totale di 133 righe, scritte dal notaio Bernardino di
G. Battista Marzoli
da Omegna. Essa contiene il verbale di una riunione di capifamiglia avvenuta il
15 agosto 1523
" nella pubblica via vicino alla chiesa di S. Nicolao di Quarna Sotto " alla presenza di un certo sig.
Secondino di Ambrogio da Omegna
, mandato probabilmente dai Borromeo con funzione di giudice.
A costui - dice il documento - " era nota la natura e il governo di molte regioni, città e terre " ed in lui c'era " una naturale diligenza nelle faccende proprie e altrui. A lui infatti fu affidata la giurisdizione del Borgo di Omegna ". Da questo preambolo si comincia a capire che lo scopo della convocazione era di natura delicata concernente il governo della "cosa pubblica" di Quarna Sotto.
Segue l'elenco di tutti i presenti convocati da un certo Ambrogio " servitore pubblico ": sono una cinquantina di uomini del paese e vicinanze. A quanto sembra, il paese di Quarna Sotto, legato ad Omegna dal vincolo di diverse tasse con le quali si doveva pagare il maestro (residente ad Omegna), il medico (residente a Cireggio), il quaresimalista, il diritto di posare le merci su mercato di Omegna, le spese per l'addobbo delle vie di Omegna nella festa del Corpus Domini eccetera, era rappresentato da due consoli che si recavano ad Omegna a trattare le tasse per tutta la comunità e provvedevano poi nell'equa distribuzione delle taglie tra le famiglie.
Queste tasse venivano poi raccolte dai collettori. Quel giorno non si doveva soltanto procedere alle nuove nomine, ma si doveva anche discutere una vertenza sorta tra la comunità ed i suoi rappresentanti. Ecco perché era presente anche un magistrato di Omegna con funzioni di arbitro e conciliatore.
Molti cittadini pensavano che i
Consoli Giovanni Isolina
e
Bartolomeo Caula
non si fossero comportati bene nell'interesse della comunità e soprattutto ritenevano eccessivo il compenso richiesto da essi. I due Consoli dal canto loro sostenevano di aver fatto quelle spese " litigando e difendendo e dimorando ad Omegna ".
Ma la cittadinanza ribatteva che quelle spese erano " innumerevoli e superflue e fatte per colpa e pigrizia degli incaricati a governo della cosa pubblica ".
Spettava dunque al predetto magistrato giudicare la controversia e stabilire nuove norme di governo onde evitare grane per il futuro, cosa che egli fece egregiamente e con soddisfazione di tutti.
Egli esordì con una solenne sentenza di Sallustio: " Concordia parvae res crescunt, discordia maximae dilabuntur " (la prima parte di questa frase è riportata anche sulla lapide del nuovo campanile, costruito due secoli dopo). Dopo di che, ascoltato benevolmente il parere di ciascuno in separata sede, riuscì a mettere d'accordo le parti fissando quale risarcimento per i Consoli uscenti la somma di 31 libbre tutto compreso.
Propose quindi una nuova disposizione del governo della " cosa pubblica " di questa comunità: i due Consoli resteranno in carica 6 mesi ciascuno e saranno assistiti e controllati da un Consiglio di 12 membri.
Ai
Consoli
era concesso un compenso di cinque libbre ciascuno e 13 soldi per ogni trasferta ad Omegna; se però non si comportavano bene sarebbero stati puniti con l'ammenda di 25 scudi d'oro.
Tutti i presenti accettarono la proposta, che sarebbe entrata in vigore dopo l'approvazione dei
Conti Borromeo
.
Nella stessa assemblea venne decretata la proibizione di far pascolare bestie " forestiere " nel territorio di Quarna Sotto se non si pagava la tassa di lire una e se non si otteneva prima il permesso del Consiglio, pena la multa di dieci fiorini.
Indietro
Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?
Valuta da 1 a 5 stelle la pagina
Valuta 5 stelle su 5
Valuta 4 stelle su 5
Valuta 3 stelle su 5
Valuta 2 stelle su 5
Valuta 1 stelle su 5
Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!
Quali sono stati gli aspetti che hai preferito?
1/2
Le indicazioni erano chiare
Le indicazioni erano complete
Capivo sempre che stavo procedendo correttamente
Non ho avuto problemi tecnici
Altro
Dove hai incontrato le maggiori difficoltà?
1/2
A volte le indicazioni non erano chiare
A volte le indicazioni non erano complete
A volte non capivo se stavo procedendo correttamente
Ho avuto problemi tecnici
Altro
Indietro
Avanti
Vuoi aggiungere altri dettagli?
2/2
Dettaglio
Inserire massimo 200 caratteri
Indietro
Contatta il comune
Leggi le domande frequenti
Richiedi assistenza
Chiama il numero 0323.826117
Prenota appuntamento
Problemi in città
Segnala disservizio